La comunicazione di massa si è evoluta drasticamente nell'ultimo secolo, passando da un contesto prevalentemente locale e circoscritto ad una dimensione globale e pervasiva. I media tradizionali come la carta stampata e la televisione, un tempo appannaggio di realtà locali e nazionali, sono stati travolti dall'avvento di internet e dal dilagare dell'informazione in rete. Questa trasformazione ha avuto un impatto dirompente sul ruolo e la funzione dell'informazione nella nostra società.
In passato, la comunicazione di massa era unidirezionale e top-down: pochi centri di produzione, spesso legati al potere politico ed economico, diffondevano contenuti verso il grande pubblico. L'informazione locale era confinata a dimensioni ristrette, mentre solo i grandi network nazionali erano in grado di ottenere diffusione capillare.
Con l'avvento di internet e del giornalismo online, il panorama è cambiato radicalmente. Oggi chiunque può produrre e diffondere contenuti informativi, bypassando i tradizionali gatekeeper dell'informazione. Blog, siti web, canali social consentono una comunicazione bottom-up, dal basso, in cui anche realtà locali e voci indipendenti possono acquisire visibilità globale. Al tempo stesso, i fruitori possono accedere istantaneamente a fonti di informazione da tutto il mondo.
Questa rivoluzione comporta opportunità ma anche rischi. Se da un lato c'è maggiore pluralismo informativo, dall'altro la proliferazione incontrollata di fonti rende più difficile distinguere informazione di qualità. Sta al lettore sviluppare senso critico per orientarsi consapevolmente.
In questo nuovo ecosistema mediatico, diventa cruciale il ruolo dell'informazione locale di prossimità. Quotidiani, radio e tv locali mantengono un legame diretto con il territorio e possono fornire una lente di osservazione su ciò che accade nelle comunità. Le notizie locali assumono risonanza globale quando vengono rilanciate attraverso i social network. Si crea così un ponte fra dimensione locale e globale.
In conclusione, possiamo dire che la comunicazione di massa vive oggi una fase di grande fermento. L'informazione si muove costantemente tra locale e globale, grazie alle possibilità offerte dal digitale. Sta ai comunicatori contemperare queste dimensioni per offrire al pubblico un'informazione di qualità, pluralista e radicata nel territorio.