La società contemporanea si trova immersa in un mare di immagini e rappresentazioni veicolate dai media mainstream. Televisione, cinema, carta stampata, pubblicità: sono tutti strumenti che plasmano le nostre percezioni e il nostro immaginario. In particolare, il ricorso frequente a stereotipi semplificati può avere effetti dirompenti sulla coesione sociale.
Gli stereotipi rappresentano un modo rapido e immediato per categorizzare individui e gruppi sulla base di tratti distintivi prefissati. Servono a creare confini netti tra "noi" e "loro", a relegare l'altro in una nicchia rigida di attributi. Così il ricco è spesso dipinto come arrogante e disumano, il povero pigro e approfittatore, la donna emotiva e irrazionale. Sono immagini bidimensionali che appiattiscono le infinite sfumature dell'esperienza umana.
Perché i media ricorrono così spesso a rappresentazioni stereotipate? In parte è una questione di pigrizia intellettuale e creativa, un modo semplice per evocare situazioni e personaggi senza approfondirne la complessità. Ma c'è anche la volontà di creare prodotti immediatamente riconoscibili, che possano parlare all'immaginario collettivo dominante. Gli stereotipi sono una scorciatoia per arrivare al pubblico, un codice condiviso su cui far leva.
Il rovescio della medaglia è che queste rappresentazioni finiscono per plasmare la realtà anziché rispecchiarla. Come in uno specchio deformante, restituiscono un'immagine distorta dell'altro, alimentando pregiudizi, discriminazioni e disagio sociale. I gruppi rappresentati in modo stereotipato vengono bollati e marchiati, costretti in una gabbia di attributi fissi. Le loro identità reali, complesse e sfaccettate, scompaiono dietro la maschera.
In un mondo sempre più mediatizzato e immerso nell'immaginario televisivo e pubblicitario, rompere queste rappresentazioni bidimensionali è una sfida non da poco. I media hanno il delicato compito di rispecchiare la società senza irrigidirla, di restituirne le mille sfumature anziché appiattirle in stereotipi logori. Una rappresentazione che sia specchio fedele e non deformante: il primo passo verso una società più coesa e inclusiva.