L'espansione in nuovi mercati esteri richiede alle aziende di elaborare un piano media che identifichi i canali più efficaci per raggiungere e coinvolgere il pubblico locale. Ogni paese presenta infatti specificità nei comportamenti di consumo mediatico e nelle piattaforme più popolari.
Innanzitutto, è cruciale scegliere il mix di strumenti traditional e digital più consono al mercato di destinazione. Ad esempio, mentre in Italia la TV resta dominante, in altri paesi l'attenzione si è spostata su mobile e social media. Analizzare i dati sull'utilizzo dei media nel paese target è il primo passo per orientare gli investimenti.
A seconda dei mercati, sarà poi necessario identificare i social network e i servizi mobile più rilevanti. Se Facebook e Instagram dominano in Occidente, in Cina è indispensabile presidiare WeChat e Weibo. Anche sistemi di messaggistica e piattaforme di e-commerce popolari localmente vanno inclusi nel piano.
Per i contenuti pubblicitari, le campagne richiedono spesso adattamenti cross-culturali, con testimonial, narrazioni e messaggi culturalmente rilevanti. Talvolta sono necessarie produzioni ad hoc per il nuovo pubblico.
Fondamentale è monitorare i risultati e ottimizzare il piano media man mano. Testare nuove piattaforme e creative consente di identificare combinazioni di strumenti e contenuti sempre più efficaci per ingaggiare gli utenti.
In generale, internazionalizzare la comunicazione aziendale richiede un piano media localizzato, flessibile e specifico per il mercato obiettivo. Sfruttando dati e insight locali è possibile definire strategie innovative per raggiungere e conquistare nuovi consumatori al di fuori dei confini nazionali.