Il chiasmo è una figura retorica che si basa su una struttura sintattica incrociata, in cui gli elementi che compaiono all'inizio e alla fine di una frase si invertiscono nella parte centrale. Il termine deriva dalla lettera greca chi (X), che ricorda appunto l'incrocio creato dall'inversione delle parole. Si tratta di un espediente stilistico molto efficace per creare parallelismi e giochi di simmetria nella frase.
Già i grandi oratori e scrittori dell'antichità facevano uso del chiasmo per impreziosire i loro discorsi. Nelle sue Filippiche, Cicerone scrive: "Quod si meam spem vis improborum fefellerit atque superaverit, communi tamen officio consulentium vobis, etsi nihil profecerimus, tamen conscientiae nostrae fidem et religionem et pudorem conservabimus". L'incrocio di "pudorem" e "religionem" rende la frase più equilibrata e solenne.
Anche Dante mostra di padroneggiare questa figura retorica. Nel canto XI del Purgatorio si legge: "Non averei creduto / che morte tanta n'avesse disfatta / poscia che 'l grido m'è giunto di sotto". Il parallelismo incrociato tra "disfatta" e "giunto" dà all'espressione vivacità e ritmo.
Ma in che modo il chiasmo arricchisce e rende più efficace il linguaggio? Innanzitutto crea simmetria, fornendo una percezione di completezza e armonia alla frase. La struttura a incastro trasmette l'idea che gli elementi linguistici si compenetrino e si sorreggano a vicenda. In secondo luogo, l'incrocio mette in risalto i termini chiave, su cui si basa l'inversione: ciò permette di enfatizzare concetti o immagini centrali nell'espressione del pensiero.
Uno dei chiastici più celebri della letteratura italiana si trova nell'ultimo verso dell'Infinito di Leopardi: "Sempre caro mi fu quest'ermo colle, / e questa siepe, che da tanta parte / dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. // Ma sedendo e mirando, interminati / spazi di là da quella, e sovrumani / silenzi, e profondissima quiete // io nel pensier mi fingo". Qui l'incrocio "interminati-quiete" e "silenzi-fingono" imprime solennità ed enfasi a concetti fondamentali nell'idillio leopardiano.
In definitiva, il chiasmo è una preziosa figura retorica capace di rendere più incisiva, elegante e armoniosa l'espressione verbale. Attraverso l'arte dell'inversione incrociata, si possono creare giochi di parole e parallelismi che danno ritmo, equilibrio e risalto alle idee. Una tecnica narrativa che ogni autore dovrebbe conoscere e padroneggiare.