L'arte dell'ossimoro: accostare i contrari

L'ossimoro è una figura retorica che accosta due termini di significato opposto o comunque fortemente contrastanti tra loro. Tipici ossimori sono "luce oscura", "silenzio assordante", "conviviale solitudine". L'ossimoro crea un cortocircuito semantico che stimola la riflessione e la fantasia.

Questa figura ha radici antichissime, risalendo alla classicità greca e latina. Già Gorgia da Lentini, sofista e retore del V secolo a.C., utilizzava l'ossimoro con virtuosismo nei suoi scritti. L'ossimoro era poi molto caro a Oxymoron, poeta ellenistico che fece di questa figura il fulcro della sua poetica.

Ma è soprattutto con il Romanticismo che l'ossimoro conosce una nuova centralità. I romantici vi trovano lo strumento perfetto per esprimere le inquietudini e le contraddizioni dell'anima moderna. Celeberrimi gli ossimori di autori come Giacomo Leopardi ("idillio reale", "nobil natura") e Charles Baudelaire ("luxe, calme et volupté").

Anche nella canzone e nel rock l'ossimoro è molto utilizzato per creare immagini potenti ed evocative. Ricordiamo ad esempio "Viva la pazzia in un mondo di maschere" di Rino Gaetano o "Luci a San Siro" di Roberto Vecchioni.

Ma perché questa figura ha un tale fascino? Credo per la sua capacità di cogliere le sfumature e le ambiguità della realtà. La vita non è solo luce o solo ombra, ma un intreccio di opposti. L'amore stesso coniuga attrazione e repulsione, tenerezza e crudeltà. L'ossimoro svela come i contrari non si escludano a vicenda, ma spesso convivano, creando cortocircuiti semantici e psicologici di grande potenza evocativa.

In fondo, l'esistenza è piena di ossimori. Vivere significa tenere insieme ragione e follia, ordine e caos, commedia e tragedia. Forse il fascino duraturo di questa figura risiede proprio nella sua capacità di rispecchiare le contraddizioni che ci abitano e che abitano ogni relazione umana degna di questo nome. Accostare i contrari è l'arte di dare voce alla complessità del reale.

Carmelo Cutuli

Comunicatore, saggista e giornalista. Autore di "Intelligenza Artificiale e Pubblica Amministrazione" e "Prompt Engineering pratico per professionisti della Comunicazione"

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