La comunicazione pubblica ricopre un ruolo cruciale per la vitalità della democrazia partecipativa. Una società democratica presuppone infatti cittadini informati, che possano esercitare consapevolmente i propri diritti-doveri ed essere protagonisti della vita pubblica. In tal senso, le amministrazioni hanno il compito di comunicare in modo trasparente ed efficace con la collettività, agevolando un dialogo aperto e costruttivo.
Vi sono molteplici canali attraverso cui la Pubblica Amministrazione può veicolare informazioni rilevanti ai cittadini. Certamente, il sito web istituzionale rappresenta oggi il principale strumento di comunicazione pubblica, che deve rispettare criteri di chiarezza, accessibilità e costante aggiornamento. Al contempo, l'ente pubblico deve saper utilizzare in modo strategico anche i social media, piattaforme dialogiche per eccellenza.
Tuttavia, una comunicazione effettivamente partecipativa non si esaurisce nella mera trasmissione di contenuti ai cittadini, ma li rende protagonisti attivi del processo comunicativo. Strumenti efficaci a tal fine sono il bilancio partecipativo, che coinvolge la cittadinanza nella destinazione delle risorse pubbliche, e i sondaggi deliberativi su temi di interesse locale. Anche eventi pubblici come incontri, conferenze e consultazioni stimolano la discussione dal basso su scelte che riguardano la collettività.
La comunicazione pubblica deve dunque essere bidirezionale e bottom-up. Ciò significa dare spazio al feedback dei cittadini, raccoglierne bisogni ed esperienze vissute come preziosa fonte informativa dal basso. Questa apertura può avvenire attraverso canali social, ma anche tramite figure di collegamento territoriale, che dialoghino costantemente con la cittadinanza.
In sintesi, una comunicazione pubblica realmente partecipativa ha il compito di stimolare, agevolare e valorizzare l'apporto attivo dei cittadini. Solo così essa può contribuire alla vitalità di una democrazia deliberativa, in cui le istituzioni e la società civile cooperano per il bene comune. La comunicazione diventa allora collante di coesione sociale.