Sviluppare una comunicazione efficace per espandersi in nuovi mercati esteri richiede di evitare alcuni errori frequenti dovuti all'inadeguata comprensione delle specificità culturali locali. Eccone alcuni da tenere presente.
Uno degli sbagli più comuni è applicare in altri Paesi la stessa comunicazione utilizzata in patria senza alcun adattamento. Non considerare differenze culturali, di sensibilità, di canali mediatici utilizzati può rendere i messaggi irrilevanti o addirittura controproducenti.
Anche limitarsi alla mera traduzione linguistica è insufficiente. Bisogna curare la localizzazione dei contenuti per risuonare in sintonia con lo specifico pubblico estero.
Altro rischio è utilizzare stereotipi e luoghi comuni per descrivere altre culture. I consumatori oggi sono più consapevoli e sensibili ad una rappresentazione rispettosa e autentica della loro identità.
È inoltre importante evitare di importare tout court la brand image consolidata in patria. Ad esempio modelli estetici e testimonial percepiti positivamente in Italia possono non essere altrettanto rilevanti all'estero.
Infine è bene non sottovalutare l'impatto delle differenze generazionali, che in altri Paesi possono essere più marcate. Gli stessi prodotti e messaggi possono essere percepiti diversamente da giovani e anziani.
In sintesi, comunicare efficacemente su nuovi mercati richiede uno sforzo di comprensione empatica della cultura locale e un adattamento sostanziale dei contenuti e dei canali utilizzati. Evitando questi errori frequenti si può instaurare un dialogo autentico con i nuovi pubblici.