La sineddoche è una figura retorica che consiste nel nominare una parte per indicare il tutto, o viceversa. È un modo di esprimersi che agisce sull'immaginazione del lettore o dell'ascoltatore, evocando interi scenari ed emozioni attraverso il riferimento ad un solo dettaglio. Ad esempio, parlare di "vele all'orizzonte" per descrivere l'arrivo di una nave, oppure dire "cercava uno stipendio" per intendere un lavoro.
Questa figura retorica è frequente nella lingua di tutti i giorni, ma viene utilizzata con grande efficacia anche in letteratura e poesia. I autori sfruttano la sineddoche per creare immagini suggestive ed emozionanti in poche parole. Un dettaglio visivo, auditivo o tattile può aprire la porta dell'immaginazione e far rivivere al lettore intere scene ed esperienze. Ad esempio, Marcel Proust nella Recherche descrive il momento in cui il protagonista assaggia la madeleine bagnata nel tè, e questo semplice gesto gli fa riaffiorare tutto un mondo di ricordi d'infanzia.
La sineddoche ha un effetto di "zoom" sulla realtà: da una parte restringe il campo visivo al particolare, dall'altra ne amplifica il significato emotivo. Proprio questa duplicità di fuoco rende la sineddoche così efficace nel suscitare reazioni nel pubblico. Lo scrittore sceglie un dettaglio pregnante, una parte che racchiude in sé l'essenza del tutto, e in questo modo riesce a comunicare con immediatezza concetti complessi. Il lettore è portato a identificarsi nel particolare e a proiettarvi le proprie esperienze e sentimenti.
Nei testi letterari la sineddoche viene usata non solo per descrivere ambienti e personaggi, ma anche stati d'animo. Ad esempio, il "nodo alla gola" per indicare un momento di tensione e paura. Oppure, come scrive Ungaretti, "un'intera giornata / in una bottega" per trasmettere la noia esistenziale. Attraverso la sineddoche lo scrittore riesce a veicolare emozioni universali partendo da immagini concrete che il lettore può facilmente visualizzare e sentire proprie.
In sintesi, la forza di questa figura retorica sta nella sua capacità di andare oltre il significato letterale delle parole, creando collegamenti immediati tra la parte e il tutto nella mente di chi legge o ascolta. La sineddoche è uno strumento prezioso per gli scrittori, perché permette loro di dipingere quadri complessi e toccare le corde dell'anima con pochi tratti di penna. Attraverso il potere evocativo del particolare, la sineddoche sa infondere vita e pathos alle storie e alle emozioni che gli autori vogliono comunicare.