I principali modelli di comunicazione di massa

La comunicazione di massa ha assunto nel tempo modelli diversi, a seconda delle tecnologie e del contesto socio-culturale di riferimento. I principali modelli comunicativi che si sono succeduti possono essere identificati in:

  • Modello propagandistico: tipico dei regimi totalitari, vede i media come strumento di persuasione e controllo ideologico della popolazione. L'informazione è unidirezionale, dall'alto verso il basso. Obiettivo è plasmare l'opinione pubblica.

  • Modello pubblicitario: predominante nelle società di mercato, utilizza i media per pubblicizzare prodotti e servizi. Comunicazione commerciale finalizzata a stimolare i consumi. Grande uso di tecniche psicologiche.

  • Modello dell'agenda setting: i media, nel selezionare e gerarchizzare le notizie, possono influenzare l'opinione pubblica su temi rilevanti. Capacità di stabilire l'agenda dei temi di dibattito.

  • Modello degli effetti limitati: mette in luce la capacità selettiva del pubblico nel recepire i messaggi. Gli effetti dei media dipendono da fattori sociali e psicologici degli individui.

  • Modello ipermediale: tipico dell'era digitale, vede il pubblico interagire attivamente coi media e produrre contenuti. Comunicazione orizzontale e declinazione cross-mediale.

  • Modello partecipativo: con l'affermarsi dei social, il pubblico da semplice fruitore diventa parte integrante del processo comunicativo. Si assiste a una vera e propria democratizzazione della sfera mediatica.

I modelli coesistono tutt'oggi in forme ibridate, riflettendo la complessità del sistema dei media contemporaneo. Comprenderne le specificità è cruciale per comunicare in modo efficace attraverso la miriade di canali oggi disponibili.

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