Che cos'è una figura retorica e a cosa serve

Le figure retoriche sono particolari forme espressive che si discostano dall'uso comune e letterale del linguaggio, utilizzate con specifiche finalità comunicative ed espressive. Servono ad amplificare, enfatizzare, abbellire il discorso e a suscitare particolari effetti in chi ascolta o legge.

Le origini delle figure retoriche risalgono all'antica retorica greca e latina. I primi ad elaborare un sistema di classificazione e a riconoscerne l'importanza furono i retori e gli oratori dell'antica Grecia, in particolare Gorgia, Isocrate e Aristotele. Quest'ultimo nella sua Opera Retorica analizzò diversi tropi (sostituzioni di parole) e figure di parola, pensiero e argomentazione.

L'interesse verso le figure retoriche proseguì anche in epoca romana, quando autori come Cicerone e Quintiliano ne approfondirono lo studio teorico e pratico. Sviluppandosi parallelamente all'evoluzione della lingua e della letteratura, le figure retoriche sono state ampiamente utilizzate nelle opere di poesia, teatro e prosa di ogni epoca, fino ad oggi.

Ma in cosa consistono esattamente le figure retoriche? In parole semplici, si tratta di particolari scelte stilistiche che permettono di esprimersi in modo più incisivo, elegante, suggestivo. Troviamo ad esempio:

  • Figure di suono: giochi fonici come l'allitterazione, l'onomatopea, l'anafora.

  • Figure di significato: tropi come la metafora, la sineddoche, l'antonomasia.

  • Figure di ordine: inversioni, chiasmi, parallelismi.

  • Figure di amplificazione: hyperbole, litote, climax.

Attraverso l'uso di questi e molti altri artifizi retorici, l'autore può caricare il testo di significati ulteriori, emozioni, sfumature stilistiche particolari. Le figure retoriche permettono di comunicare concetti astratti o complessi con maggiore incisività, coinvolgimento ed efficacia persuasiva. Rendono il discorso più ricco, elegante, musicale.

Ogni figura ha una funzione specifica: la metafora crea un paragone originale, la litote attenua con fine ironia, l'anafora ribadisce concetti attraverso la ripetizione. Saperle riconoscere e utilizzare appropriatamente è segno di finezza stilistica e padronanza espressiva.

In sintesi, le figure retoriche sono preziosi strumenti che un autore ha a disposizione per comunicare in modo più originale, coinvolgente ed efficace. Permettono di amplificare i significati, stimolare emozioni e suggestioni, catturare l'attenzione del pubblico. Rappresentano una cifra distintiva dei grandi scrittori e oratori di ogni tempo, che hanno contribuito ad arricchire la forza espressiva del linguaggio.

Carmelo Cutuli

Comunicatore, saggista e giornalista. Autore di "Intelligenza Artificiale e Pubblica Amministrazione" e "Prompt Engineering pratico per professionisti della Comunicazione"

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